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Quali pantaloni mi fanno un bel... sedere?





Qual'è il gesto che hanno in comune il 100% delle donne che provano un paio di pantaloni? Girarsi, ovviamente! Se si torce esageratamente il collo davanti allo specchio è per rispondere a una domanda capitale: mi fanno o no un bel sedere?

Per aiutarti a trovare LO stile di pantaloni che valorizza il tuo didietro, segui la nostra guida personalizzata a seconda della morfologia del tuo posteriore.

Piatto, generoso, muscoloso, a mandolino: a ogni forma corrisponde un modello e dei trucchi per correggerne i difetti. Quindi guardati bene il fondoschiena, trova la tua morfologia e precipitati a leggere i nostri consigli!

La nuova vita della tua silhouette (e dei tuoi pantaloni) comincia oggi!


La tua morfologia
Sei piuttosto sottile e porti senza problemi pantaloncini, minigonne, jeans aderenti... che fortuna! Ok pero' hai il sedere piatto, piccolo, ti pare troppo infantile, androgino. Sogni di avere più forme e soprattutto un fondoschiena più sexy. Imbroglia un po' grazie a delle forme adatte e fai del tuo "difetto" un pregio.

La regola d'oro
Indossa pantaloni aderenti! Sii felice, sei la sola a poter portare senza paura un paio di pantaloni stretti. Invece, i vestiti larghi vanno evitati: non c'è niente di peggio di rendersi conto che non si riempiono i pantaloni!

Qual'è il pantalone che fa per te?

> Lo slim /lo skinny: se sei magra, questa specie di seconda pelle - sempre di moda, anche se le riviste di moda annunciavano la sua fine prima dell'inverno... - è fatta per te! Allunga la silhouette, definisce le tue gambe e crea una bella armonia equilibrando fianchi stretti/gambe sottili.

> I pantaloni a taglio dritto: purché siano strutturati e trendy. Non ti puoi permettere di nascondere le tue poche forme in un taglio neutro.

> La vita bassa: grazie al suo stile androgino, il sedere piatto puo' giocare con il lato sexy della vita bassa, senza scadere nella volgarità.

Il trucco
Per compensare l'assenza di forme, puoi fare ricorso alle cinture larghe o ai foulard legati in vita. Gioca sui volumi. E' un modo per colmare la lacuna (di glutei) e di attirare l'attenzione sulla vita.

L’adolescenza di Carrie Bradshaw & co.


Candace Bushnell, autrice del libro Sex & the City che è poi diventato una serie televisiva e un film, sta scrivendo un nuovo capitolo della vita di Carrie Bradshaw, ma con grande stupore non si tratterà della vita di Carrie da felicemente sposata, ma della sua adolescenza.

“Sono sempre stata interessata ad esplorare gli anni dell’adolescenza di Carrie” dichiara la Bushnell. “Carrie alle superiori non seguiva la massa - la conduceva! Ed è proprio a quei tempi che cominciò ad osservare e commentare la scena sociale.”

La novella sarà pronta per la pubblicazione globale nell’inverno del 2010.

“Siamo incredibilmente eccitati” afferma Alessandra Balzer della HarperCollins’ Balzer & Bray Imprint. “Gli adolescenti sono fanatici ammiratori di Sex & the City. Non vedo l’ora di vedere cosa accadrà quando Candace metterà il suo occhio pungente nella giungla competitiva delle scuole superiori.”

Purtroppo però a questa buona notizia neconsegue una un pò meno buona. Senz’altro ricorderete che si era parlato di un eventuale sequel di Sex & the City: THE MOVIE, a questo punto penso che più che un sequel sarà un prequel. Con scarsissima probabilità rivedremo le quattro attrici protagoniste nelle versioni che conosciamo. L’unica possibilità che potremmo avere di rivederle sul grande schermo è come narratrici della loro adolescenza, ma secondo quanto riportato…si tratta di una possibilità molto remota.

A dicembre il "circo" di Britney


Ora c'è l'ufficialità: il nuovo album di Britney Spears è pronto ed uscirà il 2 dicembre. Si intitolerà "Circus" e vedrà la collaborazione di un parco produttori da far paura, tutti nomi di prima fila che hanno già lavorato con Madonna, Alanis Morissette e Bjork. Insomma, grande dispendio di energia e denaro per riportare la Barbie d'America ai vertici delle classifiche. L'album sarà preceduto il 22 settembre dal singolo "Womanizer".
Siamo pronti per ascoltarlo?

Megan Fox e la sua storiella hot




Tanto per non smentire la sua immagine trasgressiva, l’attrice di Transformer Megan Fox ha ammesso di aver avuto esperienze lesbo quando aveva 20 anni. In particolare, ha avuto una storia con una spoglirellista russa di nome Nikita (che originale) e uno dei suoi sogni erotici è la pornostar Jenna Jameson… ci sono donne migliori, però. Piuttosto, il suo ragazzo, l’attore Brian Austin Greeen che ne pensa?

La "febbre" di Keira e Orlando



Un bel remake di questi tempi non si nega a nessuno e così ecco in cantiere il rifacimento di uno dei film cult degli anni 70: "La febbre del sabato sera". Il nuovo film potrebbe intitolarsi "The fever returns" e al posto di John Travolta e Karen Lynn Gomey i protagonisti saranno due degli attori più noti dell'ultima generazione: Orlando Bloom e Keira Knightley.

Il film di John Badham aveva già avuto un sequel nel 1983, "Stayin' Alive", diretto da Sylvester Stallone e interpretato sempre da John Travolta, che pur diventata una pellicola in qualche modo di culto aveva riscosso molto meno successo del primo episodio. Rispetto all'originale i produttori di "The fever returns", che ancora alla fase di studio e per il quale non è ancora stato scelto un regista, hanno deciso di spostare il teatro dell'azione da Brooklyn alle strade di Hoddesdon, nell'Hertfordshire. Tutt'altro contesto insomma, decisamente british. Probabile che la storia venga anche aggiornata e così sarà difficile vedere Orlando Bloom nel completino bianco con i pantaloni a zampa d'elefante che fece la popolarità di John Travolta.

Per il momento non è dato sapere di più. Certo è che tra sequel e remake, a Hollywood è un fiorire di titoli stranoti riproposti al pubblico. Dai nuovi "Terminator" e "Batman" ai progetti di rifacimento di "Dirty Dancing" e "Rocky Horror Picture Show". Il pubblico per il momento sembra gradire anche se molti fan affezionati agli originali inorridiscono alla sola idea che vengano toccate pellicole entrate nella storia del cinema.

Intanto Keira Knightley ha svelato un segreto che finora non aveva avuto il coraggio di confessare. La star della saga dei "Pirati dei Caraibi" ha infatti ammesso di essere una patita di un genere letterario molto particolare: "Mi piacciono le storie che riescono a deprimermi" ha dichiarato l'attrice sottolineando di preferire i romanzi sull'Olocausto e sui genocidi di massa.

Intervistata dal quotidiano "Usa Today", la Knightley ha dichiarato che il suo libro preferito resta "The Reader" di Bernhard Schlink: "E' stato doloroso leggerlo, ma lo trovo fantastico. E poi mi piacciono molto le storie scritte dai giornalisti che fanno le inchieste, in particolare quelle della leggendaria Martha Gellhorn". Chissà che non si prepari così anche per il rifacimento di "Saturday night fever", che nell'originale aveva un epilogo drammatico. Sempre che i produttori non decidano di sostituirlo con un bel happy ending...

Natasha Stefanenko «Che cos'hanno in più le russe di noi italiane?





La russa più «italiana» ci racconta il suo Paese, il nostro Paese e i sogni di una ragazza.
Se la vita di Natasha Stefanenko fosse un libro, avrebbe due capitoli e il primo si chiamerebbe «Non puoi capire»... Racconterebbe di ... una bambina che si chiama Natasha che nuota per dieci chilometri al giorno «perché la piscina è l'unico posto dove fa caldo, mentre fuori c'è un freddo che non puoi capire... Ma invece capisco, allora, perché una ragazza che vince le selezioni nazionali di Look of the Year, il concorso di modelle più famoso del mondo, volta le spalle a ... un biglietto aereo per New York perché si deve laureare in Ingegneria metallurgica.

Il secondo capitolo del suo libro si chiamerebbe, invece, «Tirare fuori»...: «Il mio Paese stava crollando... e io, con la laurea ... in mano, mi sono pentita di aver detto quel no.... ». ... così Natasha chiede il visto per il nostro Paese... Ed è qui in Italia che riesce a «tirare fuori»: chi è («una persona che non ha voglia di fermarsi»), che cosa vuole («lavorare, imparare, studiare sempre»...) e anche un po' di palle: «I primi tempi, quando, presentandomi, dicevo che ero russa, molti uomini mi guardavano come dire "ah, allora ci stai..." .... Poi ho capito: mano tesa, dire il nome con sguardo deciso e poi stare zitta...Lo sguardo è fon-damen- ta-le, lo dico sempre alle mie ragazze». Le «sue» ragazze sono quelle di Italia's Next Top Model, il reality in onda su Sky Vivo dal 23 settembre, a cui Natasha fa da madrina, ma più spesso madre e basta.

... Che idea si è fatta delle «sue» ragazze?
«... Vogliono vincere, ma sanno anche ascoltarti e rimettersi completamente in discussione...Una specie di intuizione geniale: i giovani hanno capito che il mondo va velocissimo, se stai seduto qualcuno sale sul treno al posto tuo ...».

... Qui, di certe persone che approdano in Tv, non si guarda neanche il curriculum..
«... Una volta ho avuto la netta sensazione di aver perso una parte per colpa di una raccomandata... sono andata un po' in crisi, mi sono messa in discussione e ho reagito al mio solito modo: studiando. Ho fatto un nuovo corso di recitazione».

Tempra personale o imprinting sovietico?
«Tutte e due le cose. Io sono cresciuta pensando che fai una sola cosa e devi farla non bene, di più...Credo che lo abbiamo dimostrato anche con Italia's Next Top Model:... Le modelle devono essere consapevoli che il loro lavoro non è solo forma, ma anche contenuto. E va fatto al meglio».

È merito di questa determinazione «culturale» se il mondo della moda è ormai regno incontrastato delle modelle dell'Est? «Al 50 per cento, sicuramente. All'altra metà ci pensa il fisico: le ragazze dell'Est sono alte e longilinee per costituzione...»

... I russi hanno da poco scoperto il turismo...E, a sentire chi con loro ha a che fare, non sono sempre amatissimi.
«Penso che i comportamenti eccessivi che non ci rendono sempre graditi ospiti siano una conseguenza del fatto che siamo un popolo che ha vissuto sempre schiacciato... Adesso che ci hanno tolto il tappo non sappiamo come muoverci e allora esageriamo. La bottiglia più costosa, la borsa con il logo gigante sono cose che danno sicurezza, che dicono a tutti "ehi, io i soldi li ho davvero". ...».

Lei ci ha creduto al comunismo?
(Alza il pugno, dice Tovarisch, «compagno» in russo) «Certo che ci ho creduto, totalmente, assolutamente. Quando tutto è crollato è stata una tragedia, anche per la testa della gente...».

Le piace Putin?
«Credo che Putin abbia fatto delle cose buone per la gente...come ...raddoppiare la pensione delle persone, e nell'ex Unione Sovietica sono tante, che hanno problemi di salute in conseguenza dei lavori che hanno svolto...».

Le piace anche la politica estera di Putin?
«... Quello che posso dire è che il disfacimento del mio Paese e le divisioni territoriali che ne sono conseguite ci hanno lasciati tutti un po' straniti...Eravamo un solo popolo: ritrovarci divisi è stato doloroso».

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Vi proponiamo le sexy scarpe che indosseremo questo inverno... mica male direi.

Da dove arrivano i sogni?


Quando ci accostiamo all'argomento sogno è quasi impossibile non farsi domande. Cosa sono i sogni? Da dove vengono?
Il sogno attinge all’inconscio dell’individuo. Sappiamo che il concetto di inconscio è centrale in ogni dottrina di psicologia del profondo e che indica una zona della psiche che elabora processi e funzioni legati all'individuo e che sfuggono alla coscienza. Ma come possiamo definire la spinta propulsiva interna che dall'inconscio "ogni notte" crea un sogno?

Possiamo ripeterci definizioni più o meno preconfezionate, più o meno convincenti, ma all'origine della creazione dei sogni c'è un mistero impossibile da decifrare razionalmente, perchè la forza misteriosa che origina i sogni è la stessa forza naturale e potente che crea rinnova e trasforma la vita qui sulla terra, la stessa intelligenza che mantiene un macro e micro sistema pressochè perfetto di cui l’uomo è fruitore, ma anche parte integrante.

E' la stessa creatività della natura che opera, la stessa che ha generato l’uomo e ciò che l’uomo non sarà mai in grado di inventare o creare. Pensiamo a tutto quello che esiste e che fa parte della nostra realtà, alle innumerevoli specie di animali o di piante di fiori che popolano la terra.

Ognuno di noi avrà a questo proposito idee diverse, chi parlerà di Dio, della Natura, del Tao, del Tessitore di sogni, del nostro Sé superiore, ma la forma che vogliamo dare a tutto ciò, non cambia la sostanza, noi non sappiamo cosa sia e l’origine dei sogni va al di là della nostra comprensione razionale..