
Non a tutti piace lo stesso gusto di gelato. E allo stesso modo non a tutti piace "farlo" allo stesso modo. Il sesso? E' come un gelato, ad ognuno il suo. Come in gelateria, i gusti maschili a letto possono essere anche molto diversi, e cambiare con il passare degli anni. Così, se le donne vengono da Venere, non tutti gli uomini arrivano da Marte.
Il dato emerge da unostudio pubblicato sugli 'Archives of Sexual Behavior', condotto dai ricercatori del Kinsey Institute for Research in Sex, Gender and Reproduction dell'Indiana University (Usa), che hanno passato al microscopio le preferenze maschili, analizzando desiderio, eccitazioni e gusti di 50 volontari 'over 18', divisi in tre gruppi in base all'età (18-24 anni, 25-45 anni e oltre i 46 anni).
Così si è visto che il pericolo di essere scoperti nell'intimità per qualcuno è molto eccitante, mentre per altri 'smonta'. E ancora, per alcuni erezione non è uguale a eccitazione: la prima può manifestarsi anche involontariamente, quindi se non si è interessati affatto a una potenziale partner.
Sembra, poi, che l'età renda altruisti: in molti uomini aumentano l'interesse e l'attenzione al piacere altrui, mentre i più giovani sono più 'distratti' ed egoisti. E se la storia sessuale delle donne è importante per gli uomini, viene vista in modo molto differente: i più giovani, infatti, spesso sono spaventati o addirittura si sentono minacciati da partner 'esperte', mentre i più maturi trovano questa caratteristica estremamente eccitante.
"Una delle conclusioni principali del nostro studio è che, come accade per le donne, anche gli uomini sono differenti fra loro. I sessuologi tendono a concentrarsi sulle diversità tra maschi e femmine, trascurando quelle che esistono tra uomo e uomo, ma anche tra donna e donna", commenta Erik Janssen, uno degli autori dell'indagine. Secondo l'esperto la ricerca di oggi permette finalmente di saperne di più.
Una cosa però è comune a tutti e non solo tra gli esseri umani, bensì anche tra gli animali. Il sesso è opportunismo allo stato puro. Una sorta di moneta di scambio. Il maschio della specie offre protezione e benefici materiali per la femmina e la prole, e in cambio ottiene i "diritti riproduttivi", cioè la possibilità di fare sesso. Succede anche tra pinguini e colibrì. Le femmine di pinguino ad esempio si concedono solo ai maschi disposti a portare loro i ciottoli per costruire il nido. Quelle di colibrì invece, spudorate, fanno sesso solo col maschio più forte, a guardia del fiore più grosso e succoso, per concedersi una bella mangiata.
Mentre nell'uomo gli studenti universitari più benestanti, che non hanno bisogno di risorse, offrono comunque sesso in cambio di favori di varia natura. Un istinto ineliminabile, dunque, come sottolinea una ricerca all'University of Michigan School of Public Health, pubblicata sulla rivista Evolutionary Psicology. Lo scambio di risorse per il sesso, simbolizzato e concretizzato dall'uomo nei doni nuziali, è insomma un fatto naturale, che nei millenni è diventato comune in molte specie, compreso l'uomo. Il punto è però che anche quando non è più necessario per la sopravvivenza, il pinguino o il colibrì che è in noi prevale: "E 'notevole aver trovato nello studio questi casi di studenti che lo fanno senza reale necessità", spiega Daniel Kruger, scienziato dell'Università di Michigane, "che sembra una tendenza non in calo, tutt'altro".
E non è solo una questione femminile: anche gli uomini (e i maschi di numerose specie) concepiscono il sesso come "do ut des", anche se in forma speculare. Tentano cioèdi offrire benefici in cambio di sesso, mentre le femmine offrono sesso in cambio di benefici. I ricercatori hanno intervistato 475 studenti: la maggior parte si sono confessati consapevoli dello spirito con cui si dedicano al sesso, ma solo se si tratta di avventure. "Le relazioni stabili", precisa Kruger, "non rientrano nella logica dello scambio". In ogni caso, il 27% dei maschi e il 14% delle femmine ricorrono al sesso come moneta di scambio. Mentre il 14% dei maschi e il 20%delle donne hanno riferito che qualcuno aveva tentato di effettuare uno scambio "proficuo" con loro.
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