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Sex toys nei supermercati!



Che le italiane fossero incuriosite dai giocattoli erotici lo aveva scoperto Donna Moderna un anno fa, con un sondaggio: due donne su dieci li usano e non si vergognano. Ma ora la notizia è che i sex toys arrivano nei grandi magazzini. Lingerie di raso e pizzi osé affollano gli scaffali de La Rinascente di Milano, coordinati a maschere, manette e frustini griffati Agent Provocateur e Madame V. All'intimo sexy, ma anche ai vibratori di design, Coin dedica un intero piano nei negozi di Milano, Firenze e Genova. "Si chiamano Paradise Lounge" spiega il direttore generale Francesco Sama. "Nascono dalle ricerche sui desideri delle donne, che da anni sognavano un ambiente confortevole, dove trasgredire con eleganza".

Su questa rivoluzione rosa, c'è chi sorride. Luciana Littizzetto a Che tempo che fa su RaiTre ironizza: "Se la vicina di carrello, al supermercato, adocchierà gli strani oggetti metallici affusolati, potremo dire che le zucchine, ora, le fanno d'acciaio". Una boutade, certo. Ma nasconde una verità. "Lo humour nel sesso serve" dice lo psicoterapeuta Fabrizio Quattrini, presidente dell'Istituto di sessuologia scientifica di Roma e consulente di Sextherapy, in onda su Sky Vivo il lunedì alle 23, che per noi ha dato i voti ai sex toys che vedete nella photogallery. "Usare i kit per il massaggio erotico, paperelle bondage o palette "spanking" per dolci sculacciate non è un dovere, ma una possibilità. Divertente".

Il fatto che finalmente questi oggetti siano prêt-à-porter è un'opportunità. "Per trasformare i tabù come la masturbazione in una scoperta, serena, del corpo" aggiunge la sessuologa spagnola Lorena Berdún, autrice del bestseller "Il nostro sesso" (Cooper). Serenità è la parola chiave. "Le donne hanno bisogno di accedere ai prodotti per il benessere sessuale in luoghi più tranquilli dei classici sexy shop. Ecco perché abbiamo portato gli anelli vibranti "Play Vibrations" nei centri commerciali" dice Mirco Morselli, direttore marketing di SSL Healthcare Italia, la multinazionale che produce Durex. Nell'ultimo anno ne sono stati venduti 1.250.000 esemplari. E a giugno arrivano in farmacia due versioni nuove, "Touch" e "Ultra", che promettono 20 minuti di passione effervescente.

Anche per le più timide che vogliono testare le proprie fantasie piccanti, la soluzione c'è. My-yoyo, brand italiano dedicato al piacere femminile, ha messo i sex toys nei distributori automatici nelle toilette per signore dei wine bar, delle discoteche e delle spa. "Contengono proposte stuzzicanti: dal gioco dei dadi dell'amore ai gel lubrificanti, ai copricapezzoli coperti di strass" spiega la brand designer Lara Motta. Nel corso del 2008 My-yoyo aprirà negozi monomarca da Nord a Sud. Si aggiungono ai punti d'incontro che già conquistano schiere di fan. A Bologna, c'è Betty&Books, gestito da tre amiche: Maia Pedullà, Elena Lolli e Giusy Ledda. "Qui si trovano mutande caramella da mangiare, stimolatori clitoridei a forma di coniglietto e femidom, cioè condom fatti apposta per le donne. Perché il sesso dev'essere scherzoso, ma sicuro" sottolinea Maia.

E per chi ha voglia di sentirsi come Dita Von Teese per una notte, a Roma c'è ZouZou, boutique erotica di culto, che propone serate a tema sullo spogliarello burlesque o su cibo ed eros. "Da noi vanno a ruba i morbidi frustini rosa ShiriZinn, le palline da geisha e Jimmy Jane, un vibratore a forma di sigaro, anche in versione luxury: satinato in oro o platino" dice la titolare Tiziana Russo. Oggetti, raffinati e di design, dunque. Ora nascosti in borsetta. Il prossimo passo sarà esibirli con le amiche, come fanno le protagoniste di Sex and the City.







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